Convegno al Castello di Belgioioso nel 2003

Statuto

L'Associazione delle Arti per la Salute riunisce al suo interno Associazioni Nazionali di varie discipline quali: Yoga, Shiatzu, Riflessologia plantare, Bioterapia, Naturopatia e Kinesiologia che si distinguono dalle "medicine alternative o complementari" e si definiscono "Arti per la Salute", proprio in quanto si pongono, operativamente, nel generale campo della salute e del benessere e fuori dal campo strettamente medico. Riteniamo che per un corretto approccio a questo settore si debba partire da due dati di fatto: il primo è la grande diffusione ed il largo apprezzamento di cui godono queste discipline nella nostra società; il secondo che va ad aggiungersi a questo, è la non nocività di queste tecniche, in quanto basate su metodi non invasivi, assolutamente naturali e privi di controindicazione.
Il contatto, la pressione della mano o del pollice, la respirazione, la posizione del corpo, consigli sullo stile di vita, sono questi, sostanzialmente, i mezzi utilizzati. Di fronte a queste considerazioni, la questione della validità scientifica delle singole tecniche è solo un problema parziale e spesso fonte di equivoci.
La questione della validità scientifica ha rilevanza infatti solo per uso strettamente terapeutico di queste arti e diventa fondamentale solo quando si vogliono proporre queste tecniche come alternative alla medicina occidentale. Ma queste sono due ipotesi assolutamente marginali e su queste due ipotesi le Associazioni della I.A.S. hanno preso e prendono una chiarissima posizione che esclude ogni possibile alternativa e limita l'uso terapeutico solo in casi di diretta richiesta del medico e sotto la sua responsabilità e sorveglianza.
Al di fuori di queste ipotesi estreme si svolge invece quasi tutta l'attività degli operatori delle arti per la salute che ricevono soprattutto una richieste di "benessere" in senso lato, di prevenzione e di cura della persona nella sua globalità.
Per queste tecniche, quindi, il problema della tutela del cittadino/consumatore si deve porre in termini diversi. In luogo della discussione, spesso assolutamente sterile, sul riconoscimento scientifico dell'efficienza di queste tecniche, si deve, invece, garantire l'utenza sotto un duplice aspetto:

  1. Sulla non dannosità delle varie tecniche; quindi la loro corretta esecuzione. Problema legato all'esistenza di iter formativi che garantiscono operatori qualificati.
  2. Sulla corretta presentazione al pubblico dell'ambito operativo delle Arti per la Salute e dei profili professionali degli operatori. Aspetti, questi, che riguardano la deontologia professionale.

L'interassociazione si è attivata e si attiva per garantire la reale preparazione (iter formativi) dei vari operatori, per aumentare la trasparenza e la chiarezza dell'ambito operativo delle varie discipline e perché l'utenza riceva messaggi chiari circa l'area di competenza della figura professionale alla quale si sta rivolgendo.
Compito non facile che deve vincere molte resistenze sia all'interno, che all'esterno e che spesso deve combattere con una non corretta informazione.